Già da dicembre le piante di calicanto hanno cominciato a offrire il loro tesoro invernale: piccoli fiori dai petali apparentemente cerosi, che rilasciano nell’aria un profumo intenso. Ma il periodo di fioritura è concentrato soprattutto tra gennaio e febbraio, quando questo arbusto generoso sboccia generosamente anche sotto la neve. I fiori non si congelano nemmeno nelle nottate ghiacciate perché hanno un punto di congelamento più basso del normale. In natura, infatti, il calicanto (Chimonanthus praecox) vive in Cina in zone in cui l’inverno è molto rigido, e nel corso dell’evoluzione questa specie ha quindi maturato la capacità di sopravvivere senza danni alle basse temperature.
Proprio per questa sua capacità di profumare nei mesi più freddi, è consigliabile piantare il calicanto lungo il vialetto d’accesso o vicino all’abitazione, per godere maggiormente del suo profumo nei mesi invernali quando si passa per entrare o uscire da casa. La fioritura è molto abbondante se la pianta è in pieno sole, in posizione riparata dai venti. In estate, gradisce una posizione in ombra parziale.
Poiché i fiori maturano sui rami di un anno (ossia quelli nati e cresciuti l’anno precedente tra la primavera e l’estate) e hanno bisogno di una lunga estate e di caldo per rinforzarsi, se si desidera un’abbondante fioritura non bisogna potarlo. Se fosse necessario ridurne l’ingombro, meglio potare in marzo, subito dopo la fine della fioritura, in una giornata tiepida e soleggiata.
Fonte web: COMPO-HOBBY