Un altro arbusto prezioso per il giardino e terrazzo invernale è l’amamelide: Hamamelis mollis, H. virginiana e l’ibrido H. x intermedia. Anche se fiorisce sui rami nudi tra gennaio e febbraio, non è parente del calicanto, con il quale viene spesso confuso. L’hamamelis ha una bellezza rara e delicata, ed ha la dote sorprendente di resistere fiorito fino a -10°C, davvero un record. Se un’ondata di freddo intenso li sorprende fioriti, i petali si limitano ad arrotolarsi come le trombette di carnevale, per poi srotolarsi quando il termometro sale, anche di poco.
Nel mondo anglosassone è noto con un nome curioso, witch Hazel, il nocciolo delle streghe: per questo motivo è stato scelto questo nome per un vecchio personaggio dei fumetti di Paperino e Topolino, una strega pasticciona e sempre nei guai. Si diceva un tempo che le streghe dei boschi sapessero usare i rami biforcuti dell’hamamelis per individuare le sorgenti d’acqua e per preparare pozioni misteriose. In questo c’è qualcosa di vero: le importanti virtù terapeutiche di Hamamelis virginiana erano già note alle popolazioni precolombiane e i primi navigatori portarono in Europa queste conoscenze. Ancora oggi, da Hamamelis virginiana si estraggono principi attivi ampiamente usati in medicina, erboristeria e cosmesi.
La coltivazione è semplice, l’unico requisito essenziale è un terreno mai arido: nei climi padani la pianta va innaffiata abbondantemente. In aree mediterranee con estate molto calda occorre piantare l’arbusto in una zona non battuta dal vento asciutto e non fare mancare irrigazioni per tutta la stagione vegetativa, innaffiando anche in inverno se il clima è mite e poco piovoso.
I frutti di Hamamelis mollis hanno la curiosa attitudine a maturare molto lentamente e per questo viene chiamato anche “arbusto dell’Epifania”: come i re Magi, a inizio gennaio può portare tre doni, l’oro dei suoi petali, il profumo dei suoi fiori e il potere curativo della sua corteccia.
Piantate un hamamelis anche per il piacere della sua veste autunnale dorata o bronzea a cui seguirà, in inverno, la bella fioritura che in genere è gradevolmente profumata. Insieme al calicanto, è l’accento indispensabile per invitare a uscire in giardino e in terrazzo anche nel cuore dell’inverno, per apprezzare i doni della natura.
Fonte web: COMPO-HOBBY